mercoledì 21 novembre 2012

"SMART SCHOOL"... la Scuola Don Bosco è Avanti!!!

Tablet e interattività: così è la “Smart School”
Presentato a Genova il sistema proposto da Samsung
Sono davvero tante le soluzioni per una scuola più moderna e digitale presentate alla manifestazione ABCD+Orientamenti in corso a Genova. Nel giorno di inaugurazione era toccato a Intel e Microsoft (assieme a Giunti editore e Paperlit) presentare le ultime novità tecnologiche per una scuola davvero 2.0, ieri è stata la volta di Samsung che ha organizzato una dimostrazione del progetto “Smart School ”, con tanto di lezione interattiva di inglese tenuta al proprio stand.

Il sistema proposto da Samsung si compone, dal punto di vista hardware, di tablet Galaxy Note per gli studenti e l’insegnante, e di una speciale lavagna, un po’ più sofisticata delle normali Lim (le lavagne interattive multimediali). Sul piano del software invece, il colosso asiatico mette a disposizione della classi una piattaforma onnicomprensiva che copre tutti gli aspetti riguardanti l’interazione docente-alunni e la condivisione dei materiali di insegnamento all’interno e all’esterno della classe. Diventa perciò possibile mettere in comunicazione il tablet di ciascuno studente con il notebook o un altro dispositivo mobile dell’insegnante, con l’e-board o i monitor interattivi utilizzati durante le lezioni, e con i tablet dei compagni.

In questo modo, da una parte, arrivano sui monitor dei ragazzi materiali didattici, applicazioni per l’apprendimento, orari delle lezioni, avvisi e le informazioni legati alle attività extrascolastiche; dall’altra, l’insegnante può seguire passo a passo il percorso formativo di ciascun singolo alunno tenendo sotto controllo la frequenza alle lezioni degli studenti, lo storico dei voti, le eventuali note di demerito ricevute.
“La didattica va cambiata progressivamente – sottolinea Ernesto D’Alessandro, supervisore del settore Prodotti & Soluzioni di Samsung Italia – per questo è importante il feedback che riceviamo dalle scuole che hanno aderito al progetto pilota Smart School”. Si tratta di quattro istituti, tutti situati nel nord Italia: uno a Milano, uno a Bolzano, a Monza e a Paderno Dugnano.
La messa in commercio di Smart School è prevista per il primo trimestre 2013.

“I vantaggi più immediati del passaggio al digitale – prosegue D’Alessandro – sono la riduzione dei costi e dell’ingombro conseguente all’eliminazione dei testi cartacei, la possibilità di accedere a e condividere rapidamente risorse in formato telematico presenti su Internet o prelevate da altre fonti, e la maggiore collaboratività”. Il docente ha il controllo totale su ciò che avviene in classe: può scegliere di far condividere ad un alunno il display del proprio tablet sulla lavagna multimediale, oppure può al contrario, bloccare diverse funzionalità.

“Venendo incontro ai problemi di privacy delle scuole – spiega il referente Samsung – si può scegliere ad esempio di inibire la fotocamera sui tablet degli allievi”. E non solo questo: se i ragazzi si distraggono troppo o fanno troppa confusione, si può impedire l’accesso a Internet o ai social network e perfino far comparire sullo schermo di ognuno una schermata nera, con la scritta “stai attento". 

La Scuola Don Bosco di Paderno Dugnano ha innovato la portata della propria didattica con l'adozione di lavagne interattive multimediali Samsung da 63 pollici Full HD, per un modello di insegnamento più coinvolgente e dinamico.

3 commenti:

  1. i bambini non hanno bisogno di imparare ad usare I-pad, I-phone, computer e altri aggeggi elettronici...ne sono già perfettamente capaci.
    quello che i bambini hanno bisogno di imparare è usare i libri!

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  2. @ Anonimo: non concordo con il giudizio frettioloso e superficiale. Gli ausili elettronici applicati alla didattica aprono scenari e orizzonti di apprendimento senza eguali. E' vero che i bambini sanno già usare la maggior parte degli strumenti descritti, ma come??? Compito della scuola è anche educare le nuove generazioni ad usare correttamente le nuove tecnologie e comprendere che rappresentano strumenti fondamentali come lo sono le calcolatrici i computer i righelli o i compassi. I tempi cambiano e l'istruzione si deve adattare e aggiornare. Ben differente è un bambino che sa già utilizzare un pad per giocare a angry birds e uno che lo sa usare per approfondire la propria conoscenza. E' ovvio che le nuove tecnologie non devono soppiantare i libri che restano uno strumento fondamentale ma devono integrarli.
    Piuttosto è da approfondire l'argomento della preparazione necessaria agli insegnanti a spiegare il corretto utilizzo di strumenti per loro nuovi che necessitano di un'attenta formazione/informazione e qui sta il punto dolente della scuola italiana. Non è giusto quindi spazzare l'argomento con un giudizio lapidario come quello precedente.
    P.S. per i gestori del blog ricordo che le Don Bosco non sono le uniche scuole di PAderno Dugnano ad adottare strumenti come le LIM, giò presenti in numerosi altri istituti scolastici della città. Non saranno tutte Samsung ma tant'è ;-)
    Massimo Negrisoli

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  3. Penso che i libri e gli altri strumenti presenti, associati alla tecnologia, migliorino la qualità di apprendimento dei ragazzi.
    Se osserviamo molti Stati Europei, nostri vicini, ci accorgiamo che in questo campo l'Italia deve recuperare qualche passo.
    Sono concorde con il Sig. Negrisoli sulla preparazione "attenta" che gli insegnanti devono avere.
    P.S: Grazie per la segnalazione, ne eravamo al corrente, ma l'articolo era riferito alla presentazione fatta in questi giorni da Samsung... ;) Non voleva essere una pubblicità occulta... ahahahahaahah
    Grazie!!!
    Alan Fontana

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